di Giovanni Saccani, Responsabile Ufficio Eventi Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
Nell’agosto del 2020, nel pieno della pandemia la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino decide di valorizzare i libri custoditi nei suoi magazzini in 1046 scatole forate. Si ricuperano così circa 17.000 volumi e 11.000 opuscoli di cui la maggior parte antichi e di sicuro interesse culturale: 556 metri lineari di libri provenienti da tutto il mondo.
La vena principale di questo giacimento è costituita dai doni giunti dopo il grande incendio del 1904, che innescò un’immediata gara di solidarietà e portò alla costituzione di una sorta di Biblioteca nella Biblioteca. Tra agosto e dicembre dello stesso anno all’interno delle scatole si si ritrova documentazione inedita: si ricostruiscono, anche grazie ai documenti presenti nell’archivio storico, l’arrivo dei doni, la loro consistenza, la loro prima ricognizione e gli scambi epistolari con i donatori, prima fondamentale traccia per una risistemazione fisica dei volumi.
Diventa urgente la messa in sicurezza del materiale attraverso lo spostamento in locali idonei e una sua inventariazione. Nasce dunque l’idea di un progetto integrato che nell’ambito di un piano di conservazione, tutela e valorizzazione, porti alla ricognizione completa dei beni; attraverso l’inventariazione, la catalogazione, lo studio in partnership con gli istituti universitari, la realizzazione di mostre specifiche, il riordino dell’archivio e la creazione di un portale 3d ove sia possibile sfogliare i libri virtualmente, si intende favorirne una fruizione quanto più ampia e trasversale possibile.
Questo progetto è quello che la Biblioteca Universitaria di Torino sceglie per celebrare i suoi 300 anni di storia: La Biblioteca nella Biblioteca, la cultura del Dono 1723-2023. I risultati ottenuti nei primi 365 giorni di attività si possono sintetizzare in numeri: 556 metri lineari di libri messi in sicurezza, 1.600 volumi antichi catalogati in SBN, 6.000 volumi inventariati, 2.500 immagini digitalizzate, 100 ore per allestire la Sala Storica, 5.200 unità archivistiche catalogate, 5 video divulgativi realizzati, 1 mostra virtuale su Movio, 200 ore per l’allestimento virtuale 3D della Metateca.
Entrando nel dettaglio della parte multimediale si è realizzato un portale 3d implementabile in varie fasi per poter visitare virtualmente il fondo. Da una pagina iniziale in cui si possono visualizzare i vari sub-fondi e la loro storia, il visitatore verrà accompagnato fino alla possibilità di sfogliare virtualmente il volume prendendolo dallo scaffale, avendo la sensazione di addentrarsi fisicamente tra il posseduto della Biblioteca. Si cercheranno di catturare anche risorse digitalizzate esternamente tramite rimandi a permanent-link; alcuni contenuti di approfondimento permetteranno di creare delle sorte d mostre virtuali annuali.
Il sito è navigabile all’indirizzo https://movio.beniculturali.it/buto/laculturadeldono/
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