Il fulcro del volume Future Skills, a cura di Giovanna Barni e Francesca Velani, consiste nei risultati della ricerca Opportunità e prospettive per lo sviluppo delle competenze delle imprese cooperative in ambito culturale. Un’indagine apripista, curata da Promo PA Fondazione e realizzata nell’ambito del Piano formativo strategico “X – I.C.S. – Innovazione, Cultura, Sostenibilità” di ISFORCOOP sull’Avviso 48 “Innovazione e sostenibilità” di Fon.Coop – Fondo Paritetico Interprofessionale per le imprese cooperative.
L’obiettivo della ricerca è stato da una parte analizzare i principali megatrend che impattano il lavoro culturale di oggi e “tradurli” in ambiti di sviluppo, e dall’altra identificare i set di competenze che le cooperative potrebbero acquisire per posizionarsi in maniera competitiva rispetto alle nuove esigenze di mercato.
In base agli esiti dell’indagine, Isforcoop ha costruito il programma del piano formativo da erogare in primis alle imprese cooperative che hanno richiesto di far parte del percorso, e successivamente, con il supporto di Culturmedia Legacoop, ad un numero più ampio di cooperative nazionali per supportare l’accrescimento di competenze e rendere maggiormente competitivo il comparto culturale e turistico.
L’universo di riferimento della ricerca ha compreso 12 enti principali tra cooperative e consorzi, per un totale di 33 enti, che danno lavoro a più di 250 persone nei settori di Culturmedia Legacoop: beni culturali e spettacolo, turismo nelle sue diverse accezioni, informazione e comunicazione. Il campione è significativo anche a livello territoriale in quanto copre 5 regioni – Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna – con caratteristiche differenti, rappresentando dunque in maniera significativa le tipologie di servizi e attività offerti, le problematiche incontrate quotidianamente e le soluzioni adottate. Gli esiti della loro autoanalisi risultano dunque interessanti a livello nazionale.
L’indagine è stata svolta tra giugno e luglio 2023, con i seguenti obiettivi:
- fornire una panoramica dei principali megatrend in atto e dei relativi ambiti di sviluppo che ne scaturiscono per il lavoro culturale;
- evidenziare i set di competenze da sviluppare per rendere il sistema cooperativo ancora più competitivo;
- determinare i fabbisogni formativi delle cooperative rispetto ai gap emersi negli ambiti specifici per fornire indicazioni utili alla redazione di un piano formativo;
- illustrare la visione che alimenta le agende politiche europee e le principali opportunità di finanziamento da cogliere per il mondo della cultura.
A livello metodologico, lo studio si è svolto in tre fasi:
- Analisi desk che ha permesso di identificare e analizzare i 10 ambiti di sviluppo del lavoro culturale derivati dai megatrend più attuali.
- Indagine online dedicata alle 12 cooperative beneficiarie del percorso sul livello di conoscenze e abilità legate ai set di competenze proposti per ogni ambito di sviluppo; i servizi già in essere; le aree di interesse in termini di sviluppi futuri e relativi fabbisogni formativi.
- Due focus group per approfondire la conoscenza delle cooperative e identificare buone pratiche, rispetto agli ambiti di sviluppo identificati.
Nel corso dell’indagine, i partecipanti hanno avuto modo di ragionare sulle conoscenze e abilità necessarie per sviluppare un progetto all’interno di ognuno degli ambiti individuati, riflettendo sul livello di competenza posseduto attualmente dalla propria cooperativa. Per ogni ambito è stato proposto un set di competenze ritenute basilari per approcciarsi a questi ambiti sviluppare progettualità specifiche, senza avere l’ambizione di fornire un quadro completo di tutte le competenze effettivamente necessarie in ogni ambito. Si sono rivelati però utili spunti di riflessione e di analisi interna per le cooperative, dando loro un punto di partenza per acquisire maggiore consapevolezza rispetto alla possibile evoluzione delle loro attività rispetto ai megatrend in corso, agli ambiti di sviluppo che ne derivano e alle relative competenze da perfezionare o acquisire anche grazie al piano di formazione collettivo.
Tra gli esiti più significativi dell’indagine emergono i seguenti:
- 10 Ambiti di sviluppo identificati:
Accessibilità e inclusione, Nuovi modelli di governance, Nuovo abitare urbano, Nuovo abitare rurale, Processi Creative Driven, Prodotti e servizi digitali, Prodotti e servizi green, Produzioni multidisciplinari, Slow Tourism e Welfare culturale (si rimanda all’infografica a pag. 4 per una visione più dettagliata); - 4 Ambiti di sviluppo in cui le 12 cooperative sono già attive:
Prodotti e servizi digitali, Slow Tourism, Welfare culturale e Prodotti e servizi green (in ordine decrescente rispetto alla dichiarata offerta di servizi e attività); - 4 Ambiti di sviluppo in cui formare nuove competenze:
I fabbisogni formativi sono emersi dal gap tra gli ambiti considerati prioritari per il proprio business e l’effettiva capacità di sviluppare attività in merito. I principali sono stati individuati negli ambiti Accessibilità e inclusione, Nuovi modelli di governance, Processi creative Driven e Nuovo abitare urbano e rurale (in ordine decrescente rispetto al gap riscontrato).in altre parole, le cooperative intervistate riconoscono di avere limitate conoscenze di queste tematiche e chiedono un supporto maggiore, anche a livello formativo, per poter assimilare nuove competenze ed offrire nuovi servizi e attività in questi ambiti. - Una triplice finestra di opportunità – europea, nazionale e locale – per mettere in atto le nuove competenze:
Numerosi sono ormai i programmi di finanziamento che richiedono competenze nei dieci ambiti identificati. In questa sede, ne abbiamo evidenziato tre – tra i più recenti e a titolo esemplificativo: il New European Bauhaus, come iniziativa di livello europeo per la creazione di spazi abitativi inclusivi e sostenibili; il PNRR e, in particolare, i bandi della Missione 1 – Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” per il livello nazionale; e i programmi di Capitali della Cultura come quadro di azione che mobilita sempre più il mondo culturale e cooperativo per la rigenerazione – economica e sociale – delle città.
Se gli ambiti identificati sono rilevanti per molti altri attori economici, le soft skills che caratterizzano il mondo cooperativo ben si sposano con i principi di equità e inclusione alla base dell’Agenda 2030, collocando dunque gli attori che lo compongono in una posizione unica e strategicamente importante rispetto al raggiungimento dei 17 OSS. La capacità di sviluppare forme mutualistiche di servizi e attività culturali di prossimità, per esempio, è ciò che può permettere alle cooperative di posizionarsi nell’ambito “Nuovo abitare urbano” in maniera totalmente differente rispetto ad attori che perseguono principalmente obiettivi di natura economica. Allo stesso modo, lo sviluppo di piattaforme digitali di cooperazione, che mettono al centro l’utente e il lavoratore e distribuiscono equamente il valore aggiunto, rappresentano un’alternativa ai giganti del web, offrendo dunque un’opzione di sviluppo nell’ambito “Prodotti e servizi digitali”. Al fine di coltivare la specificità del mondo cooperativo, è importante continuare a sviluppare le “meta-competenze” cooperative e dunque alimentare un ecosistema capace di rendere l’azione collaborativa naturale e non l’eccezione alla regola.
L’esecuzione dell’indagine, comprendente l’elaborazione del questionario, la realizzazione dei focus group, l’analisi e l’elaborazione dei dati, è stata affidata a due ricercatrici, Elisa Campana e Valentina Montalto, mentre il coordinamento scientifico e la revisione finale sono stati curati da Francesca Velani, Vicepresidente e Direttrice dell’Area Cultura e sostenibilità di Promo PA Fondazione.
Il volume “Future Skills” si arricchisce inoltre di ulteriori contributi che fanno riferimento al dibattito avvenuto durante il “Cantiere Competenze e Lavoro” dell’edizione 2023 di LuBeC – Lucca Beni Culturali. In particolare i contributi delle buone pratiche cooperative e di Culturmedia Legacoop, hanno sottolineato l’importanza delle soft skills tipiche dell’ambito cooperativo per lo sviluppo di un’economia sociale della cultura e della creatività e quanto sia necessario affiancare alla formazione innovativa anche uno sforzo ri-educativo per ri-acquisire consapevolezza dei valori e della capacità trasformativa cooperativa, nella convinzione che le grandi sfide possono essere vinte solo con un rinnovato approccio mutualistico, inclusivo e responsabile e una logica non estrattiva di riuso delle risorse culturali e naturali dei territori.
La ricerca e il volume hanno anche ottenuto il patrocinio dell’Anno europeo delle competenze, come prezioso riconoscimento di qualità.
Future Skills è stato pubblicato nell’aprile 2024 da Fondazione Barberini ed è liberamente consultabile online A QUESTO LINK.