Le scritte vandaliche: accordi di semplificazione e progetti condivisi di sensibilizzazione

di Angelita Mairani, Carla Arcolao, Cristina Bartolini, Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia; e di Cristina Giusso, Paola Mignogna, Comune di Genova, Direzione Urbanistica

Già nel 2018 la Soprintendenza genovese aveva siglato un protocollo di intesa con il Comune di Genova per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi su opere affette da degrado antropico attraverso la messa a punto di una apposita modulistica che prevedeva, per i beni vincolati, la predisposizione di una scheda in autodichiarazione da parte della proprietà e del restauratore incaricato, con tempistiche di risposta da parte degli uffici territoriali MiC ridotte a 15 giorni lavorativi, assolvibili anche con ricorso all’istituto del silenzio/assenso. Tale protocollo è stato confermato nel corso degli anni ed è in corso di ulteriore affinamento.

Sulla scorta dell’esperienza messa a punto, anche gli altri comuni del capoluogo ligure e dello spezzino si stanno avvalendo delle modalità di rimozione indicate in un abaco procedurale, che incrocia la natura del supporto con la tipologia di agente impiegato per la deturpazione.

Poiché l’invecchiamento e l’indurimento dei componenti dei graffiti provoca tempi di rimozione lunghi ed interventi complessi ed invasivi, la tempestività è essenziale non solo a preservare il decoro, ma anche per motivi conservativi. Pertanto, l’attività di sopralluogo finalizzata alla verifica dei danni e all’emanazione delle necessarie prescrizioni viene effettuata immediatamente, spesso nel corso della stessa giornata in cui gli episodi vengono denunciati.

Il personale SABAP-MET-GE e quello del Comune di Genova sono in contatto ormai quasi quotidiano con lo staff di AsTER, azienda incaricata di realizzare gli interventi di rimozione, per seguire gli stessi in tempo reale ed impartire le corrette indicazioni operative, anche a seconda della tipologia di superficie e del suo stato di conservazione.

Certi che solo attraverso la sensibilizzazione, già a partire dalla prima età scolare, si riescano a trasferire quei valori di senso comune ed ereditarietà che connaturano i Beni Culturali ed il conseguente rispetto che ad essi si deve riconoscere, all’azione diretta per il contrasto alle scritte vandaliche la Soprintendenza affianca da anni una costante attività di formazione rivolta alle scuole di ogni ordine e grado sul territorio di competenza.

Per citare le iniziative più recenti, nel corso del 2024 la SABAP-MET-GE ha sottoscritto una convenzione con il Distretto 108 Ia2 del Lions’ Club International per la realizzazione di programmi educativi ed attività laboratoriali destinate a scuole primarie e dell’infanzia ed incentrate proprio sul tema delle scritte vandaliche.

In parallelo, di concerto con la Soprintendenza nell’ambito delle opportunità di finanziamento pubblico di cui alla Legge 77/2006, il Comune di Genova ha presentato la proposta progettuale “Tuteliamoci – sensibilizzazione scritte vandaliche”, mirata alla stesura di linee guida utili per individuare modalità di intervento via via più efficaci e un sempre più forte coinvolgimento della cittadinanza al fine di prevenire gli atti vandalici e creare un senso di appartenenza e consapevolezza, con particolare attenzione agli spazi urbani e ai palazzi del Sito UNESCO Genova: le strade nuove e il sistema dei palazzi dei Rolli, che prevede anche in questo caso il coinvolgimento di istituti di formazione primaria e secondaria del territorio.

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