L’Extended Culture tra AI e Sostenibilità

di Chiara Canali, Critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente

Nei Codici di Condotta e Orientamento dell’EU AI ACT (pubblicati a Giugno 2024), l’articolo 95 si sofferma, in particolare, sui seguenti:

a) gli elementi applicabili previsti negli orientamenti etici dell’Unione per un’IA affidabile;

b) la valutazione e la riduzione al minimo dell’impatto dei sistemi di IA sulla sostenibilità ambientale, anche per quanto riguarda la programmazione efficiente sotto il profilo energetico e le tecniche per la progettazione, l’addestramento e l’uso efficienti dell’IA.

Nella riflessione sui modi in cui la tecnologia, e in particolare l’Intelligenza Artificiale, può ampliare la produzione e fruizione della cultura e su come questa espansione possa avvenire in modo etico e sostenibile, è necessario approfondire due punti chiave:

  • Responsabilità etica e sociale degli artisti nell’era dell’Intelligenza Artificiale e la loro prospettiva umana ed empatica;
  • Sostenibilità ambientale come riduzione dell’impatto ambientale dell’industria culturale e sostenibilità sociale che promuova una cultura della sostenibilità tramite campagne educative che sfruttano tecnologie AI per sensibilizzare su temi ambientali e sociali.

A supporto di queste tesi è interessante il dialogo con gli AI Artists: Davide Maria Coltro e Martin Romeo.

Davide Maria Coltro (Verona, 1967) pioniere e maestro della sperimentazione tecnologica, ha introdotto il ruolo dell’artista quale “amplificatore di umanità” e l’evidenza etica, sociale, civica dell’arte, portando ad esempio il suo progetto del Quadro Civico (Shanghai 2006 e Gallarate 2024), nato per “colonizzare” le superfici digitali con fruizione pubblica.

Su un piano teorico, si pone in essere la categoria dell’opera aperta, della pittura che si trasforma in flusso digitale in grado di provocare reazioni sociali oltre che semplice fruizione estetica, perché esposta all’interazione sociale attraverso la partecipazione. Nella prospettiva di un “umanesimo tecnologico” al servizio della persona, ne risulterebbe un gesto culturale forte, forse un esperimento democratico.

Inoltre Coltro ha presentato i risultati della recente mostra personale «Astrazione Mediale» svoltasi al Museo MA*GA di Gallarate (VA) dove sono stati utilizzati anche gli strumenti dell’IA. Per quanto concerne il tema della sostenibilità, l’artista ha parlato della sua pratica di assemblaggio e utilizzo di tecnologie (e monitor) rigenerati al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’industria culturale.

L’artista visivo italo-argentino Martin Romeo (Carrara, 1986, vive e lavora a Milano), la cui pratica indaga relazioni tra natura, tecnologia e corpo, presenta il progetto Humanverse, un’esperienza multiplayer sul Metaverso dove, attraverso le rappresentazioni di un viaggio onirico,  intende superare le barriere sociali, di genere e di pregiudizio alla scoperta di nuove forme di condivisione e ella condivisione e di nuove alleanze ibride.

La previsione e il monitoraggio dei cambiamenti climatici attraverso l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, tematica chiave della XX edizione di LuBeC, è invece presente nel progetto Nuvola Antropica che costituisce un esempio di sensibilizzazione rispetto ai temi dell’inquinamento aereo e della nuvolosità dei cieli a causa delle scie di condensazione rilasciate dagli aeromobili.

Informazioni e big data che alimentano le Intelligenze Artificiali caratterizzano il racconto di un altro progetto artistico, Atmosphere, un’opera tra scultura e video che reagisce alle emissioni di CO2 procurate dalle aziende marmoree: la luce che segue il perimetro della scultura in marmo lavora in tempo reale i Big Data, rendendo tangibile l’intangibile.

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