di Luana Toniolo, Direttore della Direzione regionale musei Regione Sardegna
Continua la lettura Il PNRR come occasione per ampliare la fruizione dei luoghi della cultura
di Luana Toniolo, Direttore della Direzione regionale musei Regione Sardegna
Continua la lettura Il PNRR come occasione per ampliare la fruizione dei luoghi della cultura
di Laura Oliveti , CEO Melazeta
(da LuBeC 2020)
Sono il CEO di Melazeta srl. Siamo una società che da 20 anni si occupa di digital, gamification e educazione. Partecipiamo a LuBeC ormai da circa 5 anni perché è importante per noi trasferire la nostra esperienza relativamente ai temi di innovazione di cui si parla tanto in questi ultimi tempi. Sviluppiamo Applicazioni, esperienze di Realtà virtuale e Realtà aumentata, e soprattutto portiamo avanti la consapevolezza che il digitale tramite forme ludiche possa aiutare a trasferire conoscenze in maniera anche più ingaggiante soprattutto per un certo tipo di target.
di Fabio Viola, Fondatore TuoMuseo
(da LuBeC 2020)
Ad oggi il videogioco può assumere molteplici forme di dialogo in seno alle politiche culturali. Superata l’idea di mero passatempo ed espressione tecnologica, il più giovane tra i media offre tre primarie chiavi di ripensamento del futuro. Strumento a supporto delle istituzioni culturali in seno alle politiche di racconto del patrimonio, allargamento e coinvolgimento dei pubblici. Ormai da anni musei, teatri, biblioteche e territori hanno sperimentato questo nuovo linguaggio contribuendo a generare un virtuoso corto circuito tra la conservazione di ciò che è stato e la creazione di ciò che sarà.
Continua la lettura Il Gaming come chiave di lettura delle sfide culturali del XXI secolo
#digitale #inclusione #publicengagement
Di Luna Meli, Hi.Stories SRL
Hi.Stories è una start up innovativa fondata nel 2017, che offre servizi e consulenza per la valorizzazione e gestione dei beni culturali e del territorio. Fra i servizi offerti: realizzazione app mobile, modellazione e stampa 3D. A Lubec 2020 ha presentato due progetti: nel primo, il digitale è uno strumento per la fruizione e gestione di un piccolo luogo della cultura; nel secondo la manifattura additiva è usata per la realizzazione di percorsi didattici ed accessibili per i musei civici.
Continua la lettura L’innovazione digitale per la fruizione di piccole e medie realtà culturali.
di Enrico Marchi, Psichiatra e Psicoterapeuta specializzato in Arteterapia
Da sempre l’arte è stata considerata come un elemento di piacere e fonte di grande consolazione e sollievo per tutti gli esseri viventi, ed in particolare per l’animo umano. Da tempi immemorabili le virtu’ dell’arte sono state utilizzate nella cura delle afflizioni fisiche e psichiche e molte sono le leggende e le mitologie che narrano dei poteri magici, se non divini, della musica, della poesia, della danza, e di tutte le arti visive. Continua la lettura Arte e cura: dalla riabilitazione in salute mentale alla salutogenesi
#musei #ICOM #innovazione
di Alberto Garlandini, Presidente di ICOM – International Council of Museums
Ho accettato con piacere l’invito della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali e di LUBEC 2020 a concludere questo seminario dedicato a “I musei e le sfide del post Covid-19”. Ho così l’opportunità di mettere in relazione proposte, dati, riflessioni e pratiche italiane con ciò che sta avvenendo nel resto del mondo.
Continua la lettura I musei devono accettare la sfida dell’innovazione, oggi più che mai
di Fabio Pagano, Direttore del Parco archeologico dei Campi Flegrei, in occasione di LuBeC 2019
Tradizionalmente le sale d’accesso ai musei non svolgono un’esclusiva funzione strutturale, ma rappresentano un transito dal paesaggio urbano a uno spazio altro, caratterizzato normalmente da una dimensione eterotopica. Il valore simbolico della soglia ha innescato nel concetto di hall uno sforzo di ‘sintesi del tutto’: un riassunto e un compendio rapido dell’atmosfera dell’intero museo. Continua la lettura Entrare in un museo attraverso i social stravolge una ritualità consolidata?
Fabio Viola: “Il segmento di età 15-24 sembra essere quello, dati Istat alla mano, a maggiore rarefazione nei musei italiani. Parliamo di un pubblico cresciuto o addirittura nato con internet e che presenta profondi distacchi nei comportamenti ed aspettative rispetto alle generazioni dei loro padri e nonni.
Qual è il vostro approccio di narrazione verso questo complesso, e imprescindibile per il futuro, segmento di pubblico? Come state o pensate di personalizzare il racconto per loro?”
Continua la lettura “Trasformare le persone in musei”, i Direttori dei Musei a confronto
di Antonio Lampis, dirigente alla Ripartizione Cultura Italiana della Provincia autonoma di Bolzano
Noi siamo operatori che lavorano nei musei e per i musei, siamo al servizio di un principio importantissimo della nostra Costituzione, che è quello di promuovere lo sviluppo culturale. L’articolo 9 della Costituzione, spesso ricordato per la tutela, è costruito sulla promozione dello sviluppo culturale.